Deficit Erettile addio ai farmaci
Sempre più successi con la riabilitazione combinata.
Onde d’urto, PRP e integratori a base di Tradamixina !
Prof. Fabrizio Iacono
Professore di ruolo di Urologia . Univ. “Federico II” di Napoli
Specialista in Urologia ed in Andrologia
Circa 1,5 milioni di uomini in Italia soffrono di disfunzione erettile ma se includiamo anche coloro che lamentano una certa riduzione dell’ ”entusiasmo” sessuale, allora questo numero aumenta in modo vertiginoso nella popolazione ultracinquantenne.
L’avvento delle pillole colorate, farmaci sintomatici appartenenti alla famiglia degli inibitori delle 5 fosfodiesterasi, ha sdoganato agli inizi del terzo millennio l’obsoleto termine “impotenza” per ridurlo ad un mero sintomo definito Deficit Erettile.
L’acquisizione , poi, dei piu’ intimi meccanismi biochimici, istologici e microstrutturali alla base della funzione erettiva e della sua disfunzione hanno fatto sì che si potessero mettere a punto protocolli terapeutici di riabilitazione funzionale non farmacologici e non sintomatici che riescono, oggi, a ridare la giusta energia anche ai maschi più pigri!
L’impiego combinato di onde d’urto a bassa (LISW) intensità in associazione ad integratori brevettati a base di Tradamixina riescono a risolvere la Disfunzione Erettile nel 65-70% dei casi con effetti duraturi e non sintomatici. Il concetto di riabilitazione funzionale consente la liberazione del maschio dalla assunzione, ad orari prestabiliti, di pillole sintomatiche dai noti colori.
Da qualche tempo, però, ad integrare tale protocollo riabilitativo che non prevede, quindi, l’impiego di farmaci dai possibili effetti collaterali, è stato aggiunto l’impiego del PRP (Plasma Arricchito di Piastrine).
Il PRP è impiegato da anni in altre specializzazioni come la dermatologia, l’ortopedia, la medicina estetica e oggi trova interessanti indicazioni anche in uro-andrologia per il trattamento della Disfunzione Erettile e della malattia di La Peyronie.
La tecnica si chiama “PRP- Priapus shot” , chiamata così per riferimento al dio Priapo, celeberrima divinità greca dalll’enorme fallo, mentre “shot” è il termine inglese per indicare il “colpo singolo” , la singola somministrazione iniettiva.
L’efficacia del trattamento PRP-Priapus shot nella disfunzione erettile si deve alla stimolazione rigenerativa sul microcircolo endocavernoso (neoangiogenesi) e sulla stimolazione dell’innervazione del pene. Le proteine bioattive contenute nelle piastrine , infatti, rilasciano fattori di crescita che stimolano la rigenerazione cellulare e la riparazione tissutale che si riflette su di una migliore funzione dell’organo.
La tecnica è assolutamente sicura , priva di rischi ed indolore. Eseguita a livello ambulatoriale , prevede un ciclo di almeno 3 sedute distanziate da circa 15 giorni e consiste in un prelievo di sangue che viene centrifugato alfine di isolare la sola componente piastrinica. Il plasma cosi ricco di piastrine, viene poi iniettato in punti definti del pene , nei corpi cavernosi, del paziente. In oltre 60mila procedure eseguite non si sono verificati effetti collaterali in quanto si tratta dello stesso plasma del paziente che viene restituito in altra sede.
I risultati ottenuti nel trattamento della Disfunzione Erettile e della Malattia di La Peyronie sono entusiasmanti e duraturi se in associazione con onde d’urto e integratori personalizzati.